Amore
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Amore
on esistono sacrifici impossibili per chi ama davvero. Quando si ama bisogna avere il coraggio anche di cambiare la nostra vita .
Dolcestella- ViceAdmin
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Numero di messaggi : 1867
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[td]Arcobaleno[/td]
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Data d'iscrizione : 03.10.07
terry- Madame
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Numero di messaggi : 3559
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[td]Stupido è chi stupido fa[/td]
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Data d'iscrizione : 22.10.07
Re: Amore
Fotogrammi
Fino a quel momento della sua vita non aveva mai provato una gioia così grande ed un dolore così forte. Con sguardo assente fissava l’orizzonte del mare e si chiedeva perché, per sentirsi vivi, era necessario soffrire. Di tanto in tanto, a quella linea scura si sovrapponevano immagini, che in sequenza creavano fitte atroci nel suo petto. Quegli stessi fotogrammi che appena poco tempo prima - troppo poco tempo prima - avevano costellato il suo presente, colorato come non lo era stato mai. Un presente aspettato, anelato ma anche tanto temuto, perché mai provato. Le faceva male risentirlo dentro di sé ora che non esisteva più; ora che era stato spezzato con appena due, tre parole contrarie a quelle che, insieme a gesti meravigliosi, lo avevano fatto fiorire improvvisamente. Avrebbe voluto che quelle ore non fossero trascorse mai, che, al contempo, fossero cumulate a tanti momenti uguali o diversi; proiettati nel costruire qualcosa assieme a quella persona. Qualcosa di loro, di soltanto loro. Fatto di confidenze, e scoperte interiori che li avrebbero fortificati sempre più.
Ciò, non aveva avuto il tempo di emergere dalla profondità del suo animo, perché scoperto in una solitudine arrivata così velocemente da non sopportarla. Questa riempiva di un vuoto mai sentito prima la sua intimità, annientava anche quegli spazi fino ad allora vissuti nell’amore della famiglia, nell’affetto profondo dell’amicizia, nella caparbietà della professione e sfociava in dolorose lacrime che annebbiavano tutto il mondo circostante. Un mondo divenuto violentemente grigio, dove le persone amate si muovevano come sagome discrete e rispettose di quel dolore che aleggiava ovunque.
Non era possibile tornare indietro. La vita andava inesorabilmente avanti, continuava nella corsa senza preoccuparsi per la resistenza delle persone al valore profondo dei sentimenti che da sempre l’avevano arricchita. Non teneva conto di realtà come l’indecisione, offriva sì ad ogni animo qualcosa di speciale, ma questo poi avrebbe avuto bisogno della volontà umana, della ragione, per crescere e camminare con le proprie forze. Richiedeva tempo - e la vita lo dà, - richiedeva attenzione, gioia, sacrificio per renderlo vivo e non sempre questo riesce. Basta un rallentamento, basta farsi travolgere dalla paura della fatica che... tutto svanisce, si spezza, rinunciando.
Aveva desiderato e provato ad oltrepassare la linea netta dell’orizzonte con la speranza che quel desiderio non fosse da solo. Per vivere, amare, rischiare. Per un breve istante della sua vita lo aveva assaporato, senza tenere conto che non sempre chi lo riceve vuole valicare quel confine quanto lei.
Fino a quel momento della sua vita non aveva mai provato una gioia così grande ed un dolore così forte. Con sguardo assente fissava l’orizzonte del mare e si chiedeva perché, per sentirsi vivi, era necessario soffrire. Di tanto in tanto, a quella linea scura si sovrapponevano immagini, che in sequenza creavano fitte atroci nel suo petto. Quegli stessi fotogrammi che appena poco tempo prima - troppo poco tempo prima - avevano costellato il suo presente, colorato come non lo era stato mai. Un presente aspettato, anelato ma anche tanto temuto, perché mai provato. Le faceva male risentirlo dentro di sé ora che non esisteva più; ora che era stato spezzato con appena due, tre parole contrarie a quelle che, insieme a gesti meravigliosi, lo avevano fatto fiorire improvvisamente. Avrebbe voluto che quelle ore non fossero trascorse mai, che, al contempo, fossero cumulate a tanti momenti uguali o diversi; proiettati nel costruire qualcosa assieme a quella persona. Qualcosa di loro, di soltanto loro. Fatto di confidenze, e scoperte interiori che li avrebbero fortificati sempre più.
Ciò, non aveva avuto il tempo di emergere dalla profondità del suo animo, perché scoperto in una solitudine arrivata così velocemente da non sopportarla. Questa riempiva di un vuoto mai sentito prima la sua intimità, annientava anche quegli spazi fino ad allora vissuti nell’amore della famiglia, nell’affetto profondo dell’amicizia, nella caparbietà della professione e sfociava in dolorose lacrime che annebbiavano tutto il mondo circostante. Un mondo divenuto violentemente grigio, dove le persone amate si muovevano come sagome discrete e rispettose di quel dolore che aleggiava ovunque.
Non era possibile tornare indietro. La vita andava inesorabilmente avanti, continuava nella corsa senza preoccuparsi per la resistenza delle persone al valore profondo dei sentimenti che da sempre l’avevano arricchita. Non teneva conto di realtà come l’indecisione, offriva sì ad ogni animo qualcosa di speciale, ma questo poi avrebbe avuto bisogno della volontà umana, della ragione, per crescere e camminare con le proprie forze. Richiedeva tempo - e la vita lo dà, - richiedeva attenzione, gioia, sacrificio per renderlo vivo e non sempre questo riesce. Basta un rallentamento, basta farsi travolgere dalla paura della fatica che... tutto svanisce, si spezza, rinunciando.
Aveva desiderato e provato ad oltrepassare la linea netta dell’orizzonte con la speranza che quel desiderio non fosse da solo. Per vivere, amare, rischiare. Per un breve istante della sua vita lo aveva assaporato, senza tenere conto che non sempre chi lo riceve vuole valicare quel confine quanto lei.
mamychan- Madame
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Numero di messaggi : 40
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[td]Arcobaleno[/td]
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Data d'iscrizione : 18.03.08
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