Arcobaleno
Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.

LA POLITICA

Andare in basso

LA POLITICA Empty LA POLITICA

Messaggio Da Ospite Sab Set 06, 2008 5:10 pm

6/9/2008 (13:13) - BUFERA IN CASA DEMOCRATICA - IL SEGRETARIO SERRA LE FILE
E' scontro nel Pd. L'ira di Veltroni:
"Mi attaccano per finire sui giornali"



Il segretario, dalla festa di Firenze,
replica alle accuse di Arturo Parisi:
parla e non si preoccupa dei danni
FIRENZE
«Chi spara bordate lo fa solo per andare sui giornali». È una critica severa quella che Walter Veltroni rivolge agli esponenti del partito che in questi giorni stanno attaccando la sua segreteria. Il segretario del Pd si riferisce alle critiche venute da alcuni colleghi di partito e in particolare, anche se non lo ha mai citato, ad Arturo Parisi.

Le picconate del professore ulivista portano la data di ieri. Esternazioni fatte proprio alla festa del Pd: «Berlusconi ha il segno più in cento giorni di governo, Veltroni il segno meno», è il paragone di Parisi, che per un’ora ha inanellato attacchi contro la segreteria. Affondi durissimi che non ha risparmiato nessun aspetto della linea politica del Pd: «C’è stata una falsa partenza, si vede solo confusione». «Il governo ombra? Esperienza fallimentare». «Rutelli? Pecca per eccesso di opportunismo». E ancora: «Ripartiamo dall’Ulivo, riaggregando il massimo delle forze possibile». Insomma, quella di Parisi è stata bocciatura netta e definitiva della linea veltroniana.

Troppo. Anche per Veltroni, che di solito evita repliche immediate: «Usi un quarto delle sue energie per attaccare la destra», ha replicato ieri il segretario Pd che, rivolgendosi ai notabili del partito. E Veltroni ha anche bollato come affetto da «bulimia e ansia da prestazione» chi, come D’Alema, chiede di darsi una mossa. Ma non basta. Perchè oggi Veltroni, dalla Festa nazionale del partito a Firenze, è tornato a stigmatizzare il danno che proviene da atteggiamenti e da esponenti che cercano la propria visibilità e «non si preoccupano se poi il corpo collettivo del partito subisce danni». Perchè «alcuni dirigenti del partito hanno capito che il modo migliore per avere visibilità è sparare bordate in tutte le occasioni possibili», tuona Veltroni.

Il segretario del Pd poi mette in guardia dal rischio che potrebbe derivare da una crisi del Partito Democratico: «Se entra in crisi il nostro progetto - avverte da Firenze - nel centrosinistra si aprirà una diaspora difficilmente conciliabile». Veltroni ha anche spiegato che quella scelta dal Pd «è una navigazione difficile ma che non ha alternative». E anche la manifestazione del 25 ottobre sarà in questo sui generis perchè non ci sarà soltanto la piazza ma, ha sottolineato Veltroni, «ci sarà anche l’indicazione di un’alternativa possibile per questo Paese». Il Pd - aggiunge Veltroni - «non è un partito nè di ex nè di post, ma di democratici e di democratiche». E soprattutto il Pd «non alza bandiera bianca». Veltroni commenta poi il sondaggio pubblicato da La Stampa che dà il Partito democratico sotto il trenta per cento: «Nelle condizioni date abbiamo tutte le possibilità per poter crescere. Nessuno in Ue cresce come noi».


LA POLITICA Veltro10
Anonymous
Ospite
Ospite


Torna in alto Andare in basso

Torna in alto


 
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.