Poveri bambini,che non hanno mai giocato come bimbi

Palermo, a 8 anni costretto a spacciare dal nonno
PALERMO (21 ottobre) - Faceva vendere droga a tutta la sua famiglia, compreso il nipotino di 8 anni. L'uomo, Ignazio Di Paola, pregiudicato di Casteldaccia, paese alle porte di Palermo, doveva essere arrestato stamani, ma è morto nel luglio scorso per cause naturali. Arrestate otto persone. Telecamere nascoste dai carabinieri mostrano il bimbo mentre spaccia droga. Il presunto capo dell'organizzazione secondo l'accusa ha coinvolto nell'attività figli, genero e nipoti, realizzando una vera e propria ditta dello spaccio a conduzione familiare. Tutta l'operazione, che si è svolta tra i comuni di Palermo, Bagheria e Casteldaccia, è stata denominata Pater Familias proprio perché coinvolge tutti i familiari. Oltre alle otto persone arrestate su ordinanza di custodia cautelare in carcere, altre sei, di cui tre minorenni sono stati denunciati a piede libero. Tutti sono accusati di aver organizzato un vasto traffico di stupefacenti, rifornendo le piazze per lo spaccio al dettaglio nelle aree limitrofe al capoluogo siciliano.

Al giro dell'hashish provvedeva direttamente Di Paola senior, acquisendo, tagliando e confezionando le dosi dello stupefacente. La moglie e la figlia, tenevano la cassa, utilizzando i ricavi sia per le necessità familiari, sia per l'acquisto di altro stupefacente all'ingrosso, in un sistema collaudato, in grado di produrre un volume di affari pari a centinaia di migliaia di euro. A tenere le fila dello spaccio i due figli, minori all'epoca dei fatti. Entrambi, oltre a svolgere direttamente l'attività illecita, reclutavano e addestravano altri giovani del luogo che, attratti dal facile guadagno, si trasformavano anche in pony-express della droga per consegne a domicilio. Del traffico di cocaina si interessava, invece il genero della famiglia Di Paola, procurandosi la droga negli ambienti criminali di Palermo e sfruttando per lo spaccio il capillare canale di distribuzione avviato dalla famiglia