una storia vera
Arcobaleno :: GENERALE :: DISCUSSIONI
Pagina 1 di 1
una storia vera
«Vi presento il mio Principe Mago»
MUSSOMELI «Talvolta Raniero Alliata si avventurava in condizioni
di
tranche nell'esperienza dei cosiddetti fenomeni
di materializzazione medianica: nuvolette
di ectoplasma prendevano forma umana, sotto gli occhi
preoccupati di pochi intimi ammessi alle cerimonie iniziatiche
».
A parlare di fantasmi, occultismo e presenze non bene
identificate è Bent Parodi, presidente dell'ordine dei giornalisti
di Sicilia, esperto di esoterismo, di filosofie orientali
ed ex direttore del Cinabro, collana di studi esoterici e di
storia delle religioni (Pungitopo).
L'occasione è il convegno organizzato dall'Accademia
La Fucina presso il Convento di San Domenico del comune
di Mussomeli nella Prima Giornata del
Fantasma organizzata dall’editore messinese
Armando Siciliano.
Il Castello di Carini e di Mussomeli, ma anche
i tanti casi di abitazioni infestate da spettri
più o meno benigni da scoraggiare chiunque
a rimanervi più di qualche giorno. Il giornalistascrittore
cita alcuni casi di fantasmi che abitano
quasi in qualità di genius loci alcuni manieri
o abitazioni nei centri storici delle nostre città,
«perché - spiega - quella dello spiritismo è una
tradizione consolidata in Sicilia che si incrocia,
a metà strada tra la tradizione colta e quella
popolare, con la cultura europea degli altopiani
in cui abbondavano fattucchiere, sciamàni
e contadine esperte di malocchio. D'altronde
fa parte della stessa natura dell'uomo, che è sempre stato
ossessionato dall'idea della morte».
L'esoterismo per Parodi, che si appresta a ripubblicare
"L"iniziazione" e "Architettura e mito" per l'editore Bianchi,
è stato quasi un passo obbligato. Figlio del duca Don Fortunio
di Belsito e di una nobile danese (la duchessa Tove)
e imparentato con la migliore aristocrazia palermitana (i
Cutò, i Piccolo e i Valguarnera), è cresciuto in mezzo ai
maghi. «Tutti si occupavano di fenomeni paranormali -
confessa il presidente dell’ordine dei giornalisti - dallo zio
Raniero Alliata di Pietratagliata a Lucio, Casimiro e Agata
Giovanna Piccolo. Gli albori erano stati alla fine dell'ottocento
quando lo spiritismo di Allan Kardec si era rapidamente
diffuso in tutti i circoli intellettuali d'Europa. La moda
arriva anche in Sicilia e contagia gran parte degli aristocratici.
I nobili siciliani cominciano ad incontrarsi al circolo
Bellini non più per giocare, quanto piuttosto per invocare
gli spiriti e i fantasmi dei propri avi. Un'intera generazione
di Gattopardi si diverte col tavolino a tre piedi».
Tra di loro c'erano il principe Mirto, il duca di Belsito, il
principe Giuseppe Tomasi e i fratelli Piccolo di Calanovella.
Anch'essi vissero un periodo di mondanità palermitana
prima che la madre Teresa Filangeri di Cutò decidesse,
di fronte all'ennesimo caso di adulterio del marito,
di lasciare Palermo e di trascinarli con sé nella residenza
di Capo D'Orlando dove vivranno fino alla morte. Bent Parodi
attinse fin da ragazzino all'occultismo dei fratelli Piccolo,
ma soprattutto alla magia del grande medium, il principe
Raniero Alliata di Pietratagliata nel cui settecentesco
maniero in via Serradifalco trascorse molte ore.
A lui ha dedicato un libro edito da Sellerio
nel 1987 dal titolo "Il principe mago", in cui narra
gli esperimenti di magia bianca e nera e la
vita appartata e discreta dell'ultimo principe
del Sacro Romano Impero. Il mago, l’entomologo,
l’esperto di di biologia, ma anche l’appassionato
d’arte. «Un giorno mi mostrò la
tecnica dei trachettili, vale a dire come far nascere
un'opera d'arte sulla base di criteri magici
- racconta Parodi.
E poi ricorda i fratelli Piccolo, il vezzo di Lucio
di parlare di se stesso in terza persona e
di chiedere cosa si dicesse del poeta a Palermo;
oppure il pranzo alla presenza della
madre defunta, il cui vecchio posto a tavola
veniva lasciato sempre libero; e, infine, gli acquarelli
di Casimiro in cui prendevano forma i folletti, gli
gnomi e le fate che andava nottetempo cercando nel giardino
e ad ogni angolo della casa.
«Casimiro era uno spiritista appassionato quanto Raniero
- spiega Parodi - ma se ne differenziava per il maggiore
interesse teorico e per la maggiore predilezione verso
la magia bianca». Ma anche a casa di Tomasi di Lampedusa
si respiravano stranezze. I Belsito venivano invitati
ogni anno per assistere ai botti della Santuzza. E Parodi
ricorda che la nonna, appassionata di romanzi francesi
e di fantastoria, diceva di essere la reincarnazione di
una principessa egiziana e raccontava con dovìzia di particolari
fatti e luoghi dell’Egitto, senza mai esserci stata.
[b]
MUSSOMELI «Talvolta Raniero Alliata si avventurava in condizioni
di
tranche nell'esperienza dei cosiddetti fenomeni
di materializzazione medianica: nuvolette
di ectoplasma prendevano forma umana, sotto gli occhi
preoccupati di pochi intimi ammessi alle cerimonie iniziatiche
».
A parlare di fantasmi, occultismo e presenze non bene
identificate è Bent Parodi, presidente dell'ordine dei giornalisti
di Sicilia, esperto di esoterismo, di filosofie orientali
ed ex direttore del Cinabro, collana di studi esoterici e di
storia delle religioni (Pungitopo).
L'occasione è il convegno organizzato dall'Accademia
La Fucina presso il Convento di San Domenico del comune
di Mussomeli nella Prima Giornata del
Fantasma organizzata dall’editore messinese
Armando Siciliano.
Il Castello di Carini e di Mussomeli, ma anche
i tanti casi di abitazioni infestate da spettri
più o meno benigni da scoraggiare chiunque
a rimanervi più di qualche giorno. Il giornalistascrittore
cita alcuni casi di fantasmi che abitano
quasi in qualità di genius loci alcuni manieri
o abitazioni nei centri storici delle nostre città,
«perché - spiega - quella dello spiritismo è una
tradizione consolidata in Sicilia che si incrocia,
a metà strada tra la tradizione colta e quella
popolare, con la cultura europea degli altopiani
in cui abbondavano fattucchiere, sciamàni
e contadine esperte di malocchio. D'altronde
fa parte della stessa natura dell'uomo, che è sempre stato
ossessionato dall'idea della morte».
L'esoterismo per Parodi, che si appresta a ripubblicare
"L"iniziazione" e "Architettura e mito" per l'editore Bianchi,
è stato quasi un passo obbligato. Figlio del duca Don Fortunio
di Belsito e di una nobile danese (la duchessa Tove)
e imparentato con la migliore aristocrazia palermitana (i
Cutò, i Piccolo e i Valguarnera), è cresciuto in mezzo ai
maghi. «Tutti si occupavano di fenomeni paranormali -
confessa il presidente dell’ordine dei giornalisti - dallo zio
Raniero Alliata di Pietratagliata a Lucio, Casimiro e Agata
Giovanna Piccolo. Gli albori erano stati alla fine dell'ottocento
quando lo spiritismo di Allan Kardec si era rapidamente
diffuso in tutti i circoli intellettuali d'Europa. La moda
arriva anche in Sicilia e contagia gran parte degli aristocratici.
I nobili siciliani cominciano ad incontrarsi al circolo
Bellini non più per giocare, quanto piuttosto per invocare
gli spiriti e i fantasmi dei propri avi. Un'intera generazione
di Gattopardi si diverte col tavolino a tre piedi».
Tra di loro c'erano il principe Mirto, il duca di Belsito, il
principe Giuseppe Tomasi e i fratelli Piccolo di Calanovella.
Anch'essi vissero un periodo di mondanità palermitana
prima che la madre Teresa Filangeri di Cutò decidesse,
di fronte all'ennesimo caso di adulterio del marito,
di lasciare Palermo e di trascinarli con sé nella residenza
di Capo D'Orlando dove vivranno fino alla morte. Bent Parodi
attinse fin da ragazzino all'occultismo dei fratelli Piccolo,
ma soprattutto alla magia del grande medium, il principe
Raniero Alliata di Pietratagliata nel cui settecentesco
maniero in via Serradifalco trascorse molte ore.
A lui ha dedicato un libro edito da Sellerio
nel 1987 dal titolo "Il principe mago", in cui narra
gli esperimenti di magia bianca e nera e la
vita appartata e discreta dell'ultimo principe
del Sacro Romano Impero. Il mago, l’entomologo,
l’esperto di di biologia, ma anche l’appassionato
d’arte. «Un giorno mi mostrò la
tecnica dei trachettili, vale a dire come far nascere
un'opera d'arte sulla base di criteri magici
- racconta Parodi.
E poi ricorda i fratelli Piccolo, il vezzo di Lucio
di parlare di se stesso in terza persona e
di chiedere cosa si dicesse del poeta a Palermo;
oppure il pranzo alla presenza della
madre defunta, il cui vecchio posto a tavola
veniva lasciato sempre libero; e, infine, gli acquarelli
di Casimiro in cui prendevano forma i folletti, gli
gnomi e le fate che andava nottetempo cercando nel giardino
e ad ogni angolo della casa.
«Casimiro era uno spiritista appassionato quanto Raniero
- spiega Parodi - ma se ne differenziava per il maggiore
interesse teorico e per la maggiore predilezione verso
la magia bianca». Ma anche a casa di Tomasi di Lampedusa
si respiravano stranezze. I Belsito venivano invitati
ogni anno per assistere ai botti della Santuzza. E Parodi
ricorda che la nonna, appassionata di romanzi francesi
e di fantastoria, diceva di essere la reincarnazione di
una principessa egiziana e raccontava con dovìzia di particolari
fatti e luoghi dell’Egitto, senza mai esserci stata.
[b]
gaspare- Monsieur
-
Numero di messaggi : 524
Forum : [table border=\"2\"; bordercolor=green]
[tr]
[td]Arcobaleno[/td]
[/tr]
[/table]
Data d'iscrizione : 18.02.08
Argomenti simili
» storia vera
» E' vecchia .....ma vera
» acqua "Vera Nestlè"
» Dovrebbero per me la famiglia pregarlo non sfruttare
» LA STORIA DEL PRESEPE
» E' vecchia .....ma vera
» acqua "Vera Nestlè"
» Dovrebbero per me la famiglia pregarlo non sfruttare
» LA STORIA DEL PRESEPE
Arcobaleno :: GENERALE :: DISCUSSIONI
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
|
|