politica

domanda?

Da Romano Ieri a 10:00 pm
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Ma tutte ste discussioni le dovete fare propprio in casa mia?????esiste una bacheca deniminata "discussioni " Li potete divertirvi a dire tutto e di più...ad esempio che siete tanto acerrime contro i governanti attuali e forse non sapete che tutti questi disservizi che ci colpiscono nel quotidiano ...sono opera dei signori sindacalisti che invece di pensare al popolo che paga la tessera si sono venduti ai precedenti governi da sempre per i loro sporchi interessi...e questa è storia contemporanea,,non a caso i tre sindacati maggioritari si sono uniti in unica piattaforma in tal modo posso ottenere quello che vogliono sulla nostra pelle.
Le lamentele fatele quando andate a votare che forse è meglio...ma anche li è tutto da discutere.....siamo l'unica nazione al mondo che ha decine di partiti!!! Ma per cosa? ad ogni partito si affianca un sinndacato con le relative conseguenze.
Concludo tanto non leggerete nulla di quanto scritto..si è voluta la bicicletta????Adesso pedaliamo.....

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io mi fermo al numero dei partiti

è mai possibile che esistano così tanti partiti? che poi in fin dei conti la pensano tutti allo stesso modo.
ma perchè nascono questi partiti?
perchè sono tutti sovvenzionati dallo stato come anche i quotidiani
perchè non riducono i partiti in Italia?
perchè devono tutti mangiare

e adesso con questo post mi tiro dietro le ire di.... Artu

clari... sei chiara di ddmind??????

Scausaci Romano, ma la tua casa e' accogliente....
non ne possiamo fare a meno...alla fine ritorniamo qua da te

angi ha scritto:clari... sei chiara di ddmind??????

no

angi ha scritto:clari... sei chiara di ddmind??????

Angi forse leggi entrambe a saltelli? Hanno caratteri,dialettica e linguaggio completamente diverso e non di poco.

adesso con questo post mi tiro dietro le ire di.... Artu

Più partiti potrebbero significare più segretari e più rappresentanti e più spazio ai politicanti.
Il "partito" che nasce per rappresentare tutti quei soggetti, con interesse comune, come potrebbero essere: i lavoratori dipendenti, o i lavoratori autonomi,gli impiegati o i professionisti, e così via dando luogo ad un parlamento con ampie rappresentanze, e quindi a governi che dovrebbero mediare salvando la capra e i cavoli,tenendo conto della società civile. Questo dovrebbe succedere in una repubblica democratica. Purtroppo, la funzione dei partiti e (quella dei sindacati per altre ragioni) non è quella per la quale sono stati concepiti. Diciamo che il coltello è uno strumento utilissimo alla vita quotidiana,e non è giusto farne a meno perchè con esso si si può anche ammazzare la gente. Ad usare uno strumento, bene o male, siamo noi, e per quanto riguarda,i partiti o i sindacati, la colpa non è di nostro signore Gesù, ma della nostra dabbenaggine ed della nostra incapacità di saperli gestire. Oggi che questi stumenti ce li troviamo avariati e marci,le cose sembrano molto più difficili,ed occorre maggior impegno e maggior lavoro a riappropriarsene, anche perchè, quelli che ritengono di non interessarsi di politica,(che poi significa fare i propri interessi) sono molti, e sanno solo piagnucolare,sul perché altri non pensano ai loro problemi.

mha forse sbaglierò ma meglio tanti partiti ...
avete idea cosa sarebbe un partito solo massimo due? mettiamo a caso (commenda e lega )

ho letto di sfuggita i vostri post che mi riprometto di rileggerli con calma, vede e spero che siamo gente di rispetto di idee altrui, una bomba la voglia lanciare.
mio marito ci impiegò 15 anni per il ricongiungimento dei contributi dall'inps all'enpdap giusto in tempo per morire,
altri prima di lui andarono in pensione morirono e il raggiungimento lo finirono i figli dopo la bellezza di 20 anni!!!!!!! ci volle Bossi per fare finire ste cose parlando (i primi tempi) di regionalismo, adesso che moltissime pratiche si effettuano nella stessa regione e non più a Roma in due mesi smaltiscono la pratica.
Bossi dice: per avere una bricciola bisogna spararla grossa.
ammiravo molto il primo Bossi quando parlava di regionalismo e vi dirò anche una cosa sarei contenta anche ad un ritorno delle gabbie sullo stipendio, naturalmente modificate in quanto chi vive al freddo spende molto più di uno che vive al caldo e il riscaldamento è minimo.

Altro esempio per me paragonante alla palitica.
Ne esco da una famiglia per generazioni di naviganti,
una volta comandava solo il comandante e le navi arrivavano nei diversi porti puntuali, quando i sindacati presero in mano la situazione portuaria e i comandanti dovettero sottostare a loro si creò la babilonia, tale e quale quello che succede nella politica

artu06 ha scritto:Caro Mister, A parte il fatto che Dante Alighieri,circa settecento anni fà, dette agli ignavi una collocazione nell'inferno,( forse perché li stimava come li stimo io) insieme ai peggiori peccatori di questo mondo. Non andare a votare, oltre ad essere un comportamento da opportunisti,a che soluzione porterebbe? Senz'altro un regime ad appannaggio di chi ci tiene ad andare a votare. Capisco che saper scegliere è una cosa difficilissima, e con i tempi che corrono e i lazzaroni che circolano, è facilissimo fare scelte sbagliate, ma ricorda che purtroppo le cose facili sono fatte per gli imbecilli. Scegliere è un nostro diritto ed un nostro dovere, sbagliare in buona fede, non è una nostra colpa o un reato.
Romano sono dell'idea completamente opposta alla tua,quanto dici, mi sa più di totalitarismo che di democrazia. Per quando riguarda i finanziamenti, dividere per due o per trecento, non ci costerebbe di più. Per ridurre i partiti doppioni o di comodo, ci deve pensare l'elettorato a farlo interessandosene e aprendo gli occhi.A limite ammetterei uno sbarramento, con un minimo di voti, ma non del 4% che è una bella fetta di società.

VEDI, IO NON CI VADO NON PERCHE NON MI INTERESSI SCEGLIERE,O PERCHE MI ADAGIO E VADO DOVE PORTA LA CORRENTE, E NO' TROPPO SEMPLICE, MA CREDO SIA ORA DI CAPIRE CHE NON SERVE VOTARE, PERCHE POI CAMBIANO TUTTO LORO , CAMBIANO E VANNO DOVE IL VENTO E PIU FORTE , QUINDI COSA SI PUO FARE? INUTILE CHE IO VOTI LEGA SE SI ALLEA CON BERLUSCONI, INUTILE CHE IO VOTI SINISTRA SE POI SI ALLEA CON IL CENTRO, INUTILE CHE VOTI DESTRA SE POI LA TROVO AL CENTRO, IO VEDO SOLO PARTITI E IDEE DI COMODO, QUINDI QUALE MEZZO PER FAR CAPIRE CHE NE ABBIAMO LE PALLE PIENE?
CAMBIARE PARTITO? NO SE POI FA ALLEANZE CON CHI ABBIAMO LASCIATO.
COSA RIMANE? SCHEDA NULLA? SCHEDA BIANCA? SOLO PER FA VEDERE CHE SEI ANDATO IN CABINA?
NO PREFERISCO NON ANDARCI, E SONO CONVINTO CHE SE TUTTI GLI ITALIANI PER UNA VOLTA FACESSERO UNA BELLA DIMOSTRAZIONE DI FORZA, DEL TIPO ANDARE DAVANTI AL ISPETTORE DEL SEGGIO E STRAPPARE LA CARTOLINA ELETTORALE FORSE QUESTI 4 POLITICI DI COMODO , MAGARI PENSANO .
CHE SIANO STANCHI DI ESSERE PRESI PER IL CULO?
MAGARI ANDREBBERO TUTTI A CASA, VISTO CHE PAGHIAMO GENTE CHE SONO LI CHE GIRANO DA MILLENNI, E PRENDONO STIPENDI MOLTO ALTI PER POI PORTARE LE PUTTANE A MONECITORIO.
ATTENZIONE, NON MI FREGA NULLA SE IL CAVALIERE VA A ZOCCOLE MA LO FACESSE A CASA SUA NON A CASA NOSTRA,O SE MARRAZZO SI FA ROMPERE IL C....... MA LO FACESSE LASCIANDO L'AUTO BLU IN GARAGE, QUESTO MI FA INCAZZARE, LO FANNO CIO CHE VOGLIONO CON I NOSTRI SOLDI, ,MA NON SERVE CHE DICA IO CHE MANDANO I LORO AUTISTI A PRENDERE I BIGLIETTI PER LE PARTITE O FARE LA SPESA O ALTRO, INDIPENDENTEMENTE DAL COLORE POLITICO, SONO TUTTI DEI GRAN BRIGANTI, MAGARI NOI SAREMMO PURE PEGGIO, MA LORO SONO LI A RAPPRESENTARE IL POPOLO SOVRANO, MA SOVRANO DI CHE?
IO AL VEDO CIRCA COSI', NON MI INTERESSA ESSERE CAPITO, O SEGUITO, SEMPLICEMENTE LA VEDO COSI'.

[flash][/flash]http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2004/11_Novembre/11/bossi_stella.shtml][flash]

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Bossi, in Europa il fratello e il figlio del Senatùr

Bossi, in Europa il fratello e il figlio del Senatùr Quando il Carroccio tuonava conro il clientelismo, il nepotismo e gli arrivisti di GIAN ANTONIO STELLA In attesa che Umberto Bossi sia pronto al gran rientro (auguri), la Lega Nord guarda al futuro. E ha mandato a prendere confidenza con Bruxelles e le istituzioni comunitarie, nel mentre crescono i giovani eredi Renzo, Roberto Libertà ed Eridanio, un altro paio di appartenenti alla Real Casa Senatùria: Franco Bossi (il fratello) e Riccardo Bossi (il figlio primogenito). Assunti presso il Parlamento europeo con la qualifica di assistenti accreditati. Portaborse, avrebbero detto i padani duri e puri di una volta. Ma pagati sontuosamente. Per l'attaché, ogni deputato riceve infatti 12.750 euro. Pari a 24 milioni e 687 mila vecchie lire. Al mese. La notizia, contenuta nell’elenco ufficiale pubblicato dall’Europarlamento e facile da controllare sul sito internet www2.europarl.eu.int/assistants, non precisa che mestiere facciano i due. Il secondo da sinistra è Franco Bossi, fratello del più celebre Senatùr Umberto (in mezzo) (foto archivio Corsera) Visto che l'assistente accreditato, pagato coi soldi nostri, è il braccio operativo di ogni bravo parlamentare, si presume che parlino fluentemente alcune lingue, capiscano di economia, siano dotti nelle materie giuridiche e magari abbiano una competenza specifica in qualche settore chiave nel quale il deputato di riferimento deve destreggiarsi. Franco Bossi, una preparazione, ce l'ha. Sa tutto di valvole, canne, pistoni, bronzine, guarnizioni, pompe ad acqua... Dopo aver studiato fino alla terza media inerpicandosi su su fino alle «commerciali», manda avanti infatti un negozio di autoricambi a Fagnano Olona. Una professionalità che, unitamente alla passione leghista, ha spinto il Carroccio non solo a ipotizzare una sua candidatura alla Camera al posto di Umberto nel collegio di Milano 3 (dove poi, forse per evitare le accuse di far tutto in famiglia, fu scelto il medico di casa del Senatur) ma ad affidargli negli anni ruoli di spicco quali quello di c.t. della squadra di ciclismo della Padania, di socio della controversa "cooperativa 7laghi", di membro del consiglio di amministrazione dell'Aler (case popolari) di Varese. Esperienze che a Bruxelles gli saranno utilissime. Quanto a Riccardo Bossi, se ne sa ancora meno. Se infatti sono ormai celebri i fratelli avuti dal papà nel secondo matrimonio, e in particolare il delfino Roberto Libertà cui il giornale La Padania arrivò a regalare per il compleanno un’intera pagina di sdiluviante entusiasmo («Che fortuna avere 12 anni e festeggiarli in cima al Monte Paterno!»), lui è infatti rimasto sempre piuttosto defilato. Si sa che ha 23 anni, che è un ragazzone grande e grosso, che va matto per le auto ed è fuori corso all’università. Fine. Figlio di Gigliola Guidali, la prima moglie del segretario leghista che raccontò in un'intervista di aver chiesto la separazione dopo aver scoperto che Umberto usciva tutte le mattine di casa con la valigetta del dottore ("ciao amore, vado in ospedale") senza essersi mai laureato, pare non somigliare molto al padre. Tranne in una cosa: come il Senatùr alla sua età, diciamo, non è propriamente un secchione. A scegliere come braccio destro Franco Bossi, dice il sito dell’Europarlamento, è stato Matteo Salvini, già direttore di quella Radio Padania Libera che per anni ha cannoneggiato contro il clientelismo e le assunzioni in Terronia di amici, cognati e parenti. A scegliere Riccardo, lo «zio» Francesco Speroni, che di Umberto Bossi è stato il capo di Gabinetto al ministero delle Riforme e che in tema di nepotismo aveva già fatto spallucce davanti a un’altra polemica: la designazione, come presidente della provincia di Varese, di Marco Reguzzoni, marito di sua figlia Elena. Intendiamoci: tutto il mondo è paese. Lo ricordava già, ai suoi tempi, il cardinale Enea Silvio Piccolomini diventato Papa col nome di Pio II: «Quand’ero solo Enea / nessun mi conoscea / ora che sono Pio / tutti mi chiaman zio". La scelta del fratello e del primogenito del Senatùr per quelle due cadreghe europee, tuttavia, sia pure preceduta da altri piacerini a parenti e amici, segna il punto d’arrivo di un cammino che pareva partito con altri itinerari. Basti ricordare alcuni dei moniti di Umberto contro il «familismo amorale» e i regali ai clientes: «La Lega assicura assoluta trasparenza contro ogni forma di clientelismo». «Il nostro programma? Incrementare i posti di lavoro, eliminare i favoritismi clientelari e restituire il voto ai cittadini». «Non si barattano i valori-guida con una poltrona!». «Questo deve fare un segretario di sezione: far crescere la gente e non dare spazio agli arrivisti. Dobbiamo essere in primo luogo inflessibili medici di noi stessi se vogliamo cambiare la società!». Parole riprese e urlate in mille piazze e mille sagre e mille comizi da tutta la corte di fedelissimi, da Calderoli a Castelli, da Maroni al mitico «Sciur Cüràt». E impresse nel marmo della storia da un gesuitico comunicato dall’allora addetta stampa della Lega Simonetta Faverio: «In un movimento che si propone di far la rivoluzione non ci può esser posto per gli arrivisti, i corrotti, i poltronari, i leccaculo, "i pentiti" e i lottizzatori. Chi si è proposto di cambiare questo nostro povero Paese non può nello stesso tempo volere un posto al sole per sé o per i suoi amici, non può usufruire dei privilegi di cui hanno goduto i piccoli uomini politici della partitocrazia. Non può insomma parlare bene e razzolare male, prendendosi così gioco della base pulita, dei militanti, e di quei dirigenti onesti che per la causa leghista sarebbero disposti a tutto». Parole d’oro. Premiate un paio di anni fa con la nomina di Simonetta, in quota leghista, a vice della ancillare Anna La Rosa alla direzione dei servizi parlamentari della lottizzatissima Rai. 11 novembre 2004 Le notizie di Corriere via SMS: invia CORRIERE al 48436 - Info e costi Bossi, in Europa il fratello e il figlio del Senatùr Quando il Carroccio tuonava conro il clientelismo, il nepotismo e gli arrivisti di GIAN ANTONIO STELLA In attesa che Umberto Bossi sia pronto al gran rientro (auguri), la Lega Nord guarda al futuro. E ha mandato a prendere confidenza con Bruxelles e le istituzioni comunitarie, nel mentre crescono i giovani eredi Renzo, Roberto Libertà ed Eridanio, un altro paio di appartenenti alla Real Casa Senatùria: Franco Bossi (il fratello) e Riccardo Bossi (il figlio primogenito). Assunti presso il Parlamento europeo con la qualifica di assistenti accreditati. Portaborse, avrebbero detto i padani duri e puri di una volta. Ma pagati sontuosamente. Per l'attaché, ogni deputato riceve infatti 12.750 euro. Pari a 24 milioni e 687 mila vecchie lire. Al mese. La notizia, contenuta nell’elenco ufficiale pubblicato dall’Europarlamento e facile da controllare sul sito internet www2.europarl.eu.int/assistants, non precisa che mestiere facciano i due. Il secondo da sinistra è Franco Bossi, fratello del più celebre Senatùr Umberto (in mezzo) (foto archivio Corsera) Visto che l'assistente accreditato, pagato coi soldi nostri, è il braccio operativo di ogni bravo parlamentare, si presume che parlino fluentemente alcune lingue, capiscano di economia, siano dotti nelle materie giuridiche e magari abbiano una competenza specifica in qualche settore chiave nel quale il deputato di riferimento deve destreggiarsi. Franco Bossi, una preparazione, ce l'ha. Sa tutto di valvole, canne, pistoni, bronzine, guarnizioni, pompe ad acqua... Dopo aver studiato fino alla terza media inerpicandosi su su fino alle «commerciali», manda avanti infatti un negozio di autoricambi a Fagnano Olona. Una professionalità che, unitamente alla passione leghista, ha spinto il Carroccio non solo a ipotizzare una sua candidatura alla Camera al posto di Umberto nel collegio di Milano 3 (dove poi, forse per evitare le accuse di far tutto in famiglia, fu scelto il medico di casa del Senatur) ma ad affidargli negli anni ruoli di spicco quali quello di c.t. della squadra di ciclismo della Padania, di socio della controversa "cooperativa 7laghi", di membro del consiglio di amministrazione dell'Aler (case popolari) di Varese. Esperienze che a Bruxelles gli saranno utilissime. Quanto a Riccardo Bossi, se ne sa ancora meno. Se infatti sono ormai celebri i fratelli avuti dal papà nel secondo matrimonio, e in particolare il delfino Roberto Libertà cui il giornale La Padania arrivò a regalare per il compleanno un’intera pagina di sdiluviante entusiasmo («Che fortuna avere 12 anni e festeggiarli in cima al Monte Paterno!»), lui è infatti rimasto sempre piuttosto defilato. Si sa che ha 23 anni, che è un ragazzone grande e grosso, che va matto per le auto ed è fuori corso all’università. Fine. Figlio di Gigliola Guidali, la prima moglie del segretario leghista che raccontò in un'intervista di aver chiesto la separazione dopo aver scoperto che Umberto usciva tutte le mattine di casa con la valigetta del dottore ("ciao amore, vado in ospedale") senza essersi mai laureato, pare non somigliare molto al padre. Tranne in una cosa: come il Senatùr alla sua età, diciamo, non è propriamente un secchione. A scegliere come braccio destro Franco Bossi, dice il sito dell’Europarlamento, è stato Matteo Salvini, già direttore di quella Radio Padania Libera che per anni ha cannoneggiato contro il clientelismo e le assunzioni in Terronia di amici, cognati e parenti. A scegliere Riccardo, lo «zio» Francesco Speroni, che di Umberto Bossi è stato il capo di Gabinetto al ministero delle Riforme e che in tema di nepotismo aveva già fatto spallucce davanti a un’altra polemica: la designazione, come presidente della provincia di Varese, di Marco Reguzzoni, marito di sua figlia Elena. Intendiamoci: tutto il mondo è paese. Lo ricordava già, ai suoi tempi, il cardinale Enea Silvio Piccolomini diventato Papa col nome di Pio II: «Quand’ero solo Enea / nessun mi conoscea / ora che sono Pio / tutti mi chiaman zio". La scelta del fratello e del primogenito del Senatùr per quelle due cadreghe europee, tuttavia, sia pure preceduta da altri piacerini a parenti e amici, segna il punto d’arrivo di un cammino che pareva partito con altri itinerari. Basti ricordare alcuni dei moniti di Umberto contro il «familismo amorale» e i regali ai clientes: «La Lega assicura assoluta trasparenza contro ogni forma di clientelismo». «Il nostro programma? Incrementare i posti di lavoro, eliminare i favoritismi clientelari e restituire il voto ai cittadini». «Non si barattano i valori-guida con una poltrona!». «Questo deve fare un segretario di sezione: far crescere la gente e non dare spazio agli arrivisti. Dobbiamo essere in primo luogo inflessibili medici di noi stessi se vogliamo cambiare la società!». Parole riprese e urlate in mille piazze e mille sagre e mille comizi da tutta la corte di fedelissimi, da Calderoli a Castelli, da Maroni al mitico «Sciur Cüràt». E impresse nel marmo della storia da un gesuitico comunicato dall’allora addetta stampa della Lega Simonetta Faverio: «In un movimento che si propone di far la rivoluzione non ci può esser posto per gli arrivisti, i corrotti, i poltronari, i leccaculo, "i pentiti" e i lottizzatori. Chi si è proposto di cambiare questo nostro povero Paese non può nello stesso tempo volere un posto al sole per sé o per i suoi amici, non può usufruire dei privilegi di cui hanno goduto i piccoli uomini politici della partitocrazia. Non può insomma parlare bene e razzolare male, prendendosi così gioco della base pulita, dei militanti, e di quei dirigenti onesti che per la causa leghista sarebbero disposti a tutto». Parole d’oro. Premiate un paio di anni fa con la nomina di Simonetta, in quota leghista, a vice della ancillare Anna La Rosa alla direzione dei servizi parlamentari della lottizzatissima Rai. 11 novembre 2004 Le notizie di Corriere via SMS: invia CORRIERE al 48436 - Info e costi google_protectAndRun("render_ads.js::google_render_ad", google_handleError, google_render_ad); google_protectAndRun("render_ads.js::google_render_ad", google_handleError, google_render_ad);

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incominciamo caro Artù (come mi piace parlare con te )
parliamo per il momento della ricongiunzione, il resto lo lasciamo a domani, la ricongiunzione è stata fatta come legge dai precedenti partiti, ma lo sveltimento delle pratica è avvenuto alla fine anni 90 quando ne avevamo le scatole piene di tutti i ministeri. Mio marito la fece appena fu assunto nel 1982 e ti dirò che quella ricongiunzione è oppure fu una grande truffa, in quando dopo 22 anni di inps potevano dare una pensione minima e con il rimanente degli altri anni un altra minima, ma la legge (credo che adesso sia libera) allora imponeva il raggiungimento, ti chiederai ma il bidone dove sta? i contributi dell'inps di mio marito valevano il doppio di quelli dell'enpadap, praticamente se lui rimaneva con l'inps avrebbe preso tre volte di più di pensione, mentre sono andati meglio chi aveva versato contributi inferiori a quelli dell'enpadap e anche pagando ci hanno guadagnato.
Ti ricordo che la lega fu fondata nell'1984 e l'anno successivo già governava ecco perchè si sveltirono le lunghe pratiche di pensione e si accorsero che tante pratiche andarono perse.
un dubbio mi è rimasto in tutti questi anni perchè ai dipendenti del sud le pratiche non duravano così tanti anni? forse perchè chi partiva dal nord aveva le mani vuote e in tasca?

Ps. voglio ricordare a tutti che a me piace parlare, ma rispetto tutte le idee degli altri

La politica a domani (mi ci mancava anche l'occhio gonfio)

l'elettronica e la politica sono due vie diverse
elettronica=ti incastro modernamente.
Vedi Artù io mi prendo sempre le mie responsabilità, ho dichiarato che sono legastica ok, ma per molti anni ho seguito Mister, anche da leghista non andavo a votare, e sì, anche loro come tutti gli altri partiti quando vanno al governo si vendono al migliore offerente pur di comandare, i video sono scheletri come quelli degli altri partiti, e come scheletri nell'armadio più li chiudi e più escono fuori, le schede bianche e sopratutto l'assenteismo al voto tutti lo hanno capito, ma cercano di coprirlo e affossarlo, le alleanze sono state create per salvarsi lo stipendio e come dice Mister io voto una persona e quella mi cambia partito è giusto? io lo votata per i progetti che diceva, perciò sarebbe giusto che quando cambiano partito devo abbandonare la sedia di Roma e ricominciare tutto nuovamente, troppo comodo cambiare poltrona e idee a nostre spese, proprio per queste cose non voto più le politiche e se devo andare la mia è sempre e sarà bianca, attualmente non esiste più una politica vera, un vero ideatore, un vero salvatore di politica esistono solo i partiti del magna magna, qualunque esso sia.
Fino a 30 anni fa credevo nei sindacati e dopo una brutta esperienza gli augurai una bella diarrea.