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Da **clarisweb** Lun Feb 08, 2010 10:48 pm

nell'anno 1980 hanno chiuso i vecchi ricoveri, il film (commovente) ha raccontato la storia, in quegli anni forse qualcosa era scappato di mano, forse erano rimasti troppo indietro con cure. forse troppi dottori non si erano aggiornati, forse adesso siamo passati all'opposto.
Fino al 2000 sapevo che avevano ridotto a tre giorni i ricoveri in ospedali, nemmeno il tempo di fare analisi o test.
Sono nate queste piccole case seguite da personale, mi chiedo ma perchè vengono abbandonati dai parenti?

Da **romano** Lun Feb 08, 2010 11:13 pm

vengono abbandonati dai parenti perchè son pesi da sopportare, io non ho visto il film e sinceramente non mi
dispiace, il problema non è solo nei manicomi si è sbandietato a 4 venti che la TBC era stata debellata e si sono
chiusi i sanatori..per meglio dire sono stati convertiti in ospedali normali..adesso che la TBC sta tornando alla grande dove ricoverano i malati? sono infettivi..ma siamo il paese delle grandi idee; in oltre sessant'anni di pseudo repubblica si sono alternati al governo tutti i colori ma di concreto non si è fatto nulla.......
E come diceva Totò.. e noi paghiamo.

Da **Rosa Del Deserto** Mar Feb 09, 2010 8:04 am

Io ho avuto il papà che lavorava in un ospedale psichiatrico ... se mia sorella o io ci si permetteva di dire la parola matto in casa rivolto ai SUOI MALATI, erano ceffoni.... ho imparato fin da piccola a stare con quelle persone. Da noi, nel bellunese in ospedale psichiatrico si ricoverava di tutto: alcolizzati, down , persone abbandonate... veri psichici ce n'erano pochi oppure li diventavano dopo le "cure". Ricordo che i malati scappavano e qualcuno veniva a casa nostra a nascondersi. Papà era molto amato da loro e con la pazienza riusciva a riportarli in ospedale.
Ritornando al perchè non venivano tenuti in casa...(e chi ce li teneva si guardava bene dal farli uscire....).
perchè un tempo ci si vergognava di avere una figlio, un fratello, "strano", l'alcolizzato dava fastidio... a volte bevendo diventava cattivo e al tempo che altro c'era? il manicomio. tanti ragazzi, ragazze, venivano richiusi e dimenticati dalle famiglie. Il tempo era così!
E tutto quello che abbiam visto, son cose che papà mi diceva, che mi raccontava... mi raccontava anche le battaglie che faceva con i colleghi per una condotta più umana. Non si è mai lamentato, nemmeno quando uno dei malati esasperato gli ha dato una botta in testa che l'ha poi mandato in coma e ad un'operazione alla testa... Anzi, tornato al lavoro lo ha difeso.... e nemmeno quando si è preso una coltellata....
Sono felice di aver imparato da lui tutto questo... sono contenta che mi abbia insegnato ad amare ed apprezzare queste persone.
Ora di strada ne è stata fatta parecchia, tanta ce n'è da fare.... perchè ora, con la vita che si conduce, con le droghe ... quanti nuovi psichici ci aspettano????????

Da **artu06** Mar Feb 09, 2010 10:02 am

I malati psichiatrici, o di altre malattie in generale, vengono curati in base a dei protocolli, che non hanno nulla a che vedere, nè col benessere del malato, ne coll'efficacia della cura. Quello che interessa sono i costi e chi ci lucra sopra. Non sono d'accordo con Romano quando parla della "pseudo repubblica ove si sono alternati governi di tutti i colori". Forse sfugge che tutti i governi che abbiamo avuti, dovevano per primo avere il gradimento della casa Agnelli, poi della confindustria, e in fine o in principio, dal Vaticano per salvaguardarsi i suoi privileggi. Siamo un popolo che il nuovo lo ha sempre cercato nella spazzatura, tanto che gente con moralità e principi è stata estromessa dalla vita politica del paese, e all'ombra dei simboli del cambiamento e del riscatto, abbiamo fatto accomodare il fior fior dei lestofanti. Questo è tutto merito nostro.

Ritornando a questi poveri sfortunati, ammiro le persone che hanno una certa considerazione, come il padre di Rosa, però non mi sentirei autorizzato, a fare valutazioni sui familiari dei malati. Conosco realtà, dove senza che nessuno abbia bisogno dell'altro fratello, che si comportano in maniera da far schifo. Conosco famiglie dove in mezzo a loro l'unico sentimento che conoscono, è l'egoismo e la crudeltà. Perchè dovrei giudicare chi ha il fratello malato, e lo ha rinchiuso? Sappiamo noi per quale motivo lo ha fatto? Se fosse in grado di evitarlo o meno? Se magari lo vuole bene più di quanto non facciamo noi, con i nostri fratelli, ma non ha mezzi o non è in grado di accudirlo? Sono cose che vanno valutate singolarmente, e comunque non è giusto puntare il dito su qualcuno, proprio perchè non sappiamo nulla.

Da **Rosa Del Deserto** Mar Feb 09, 2010 12:50 pm

Nessuno, tantomeno io,.... ha giudicato nessuno...... solo considerazioni per conoscenza .... allora e soprattutto adesso ....

Da **artu06** Mar Feb 09, 2010 1:36 pm

Nessuno, tantomeno io,.... ha giudicato nessuno...... solo considerazioni per conoscenza .... allora e soprattutto adesso ....

E nessuno ha detto che fosse stato detto, ho solo dato una risposta in base alla domanda di Clarissa

Sono nate queste piccole case seguite da personale, mi chiedo ma perchè vengono abbandonati dai parenti?

Proprio perchè credo che i motivi possono essere tanti, e non tutti da biasimare. Tranne il notare la completa latitanza dello stato nell'aiutare e supportare le famiglie che hanno di questi problemi. Vale quanto detto per i vecchietti, e per tutti i non autosufficienti.

Da **clarisweb** Mar Feb 09, 2010 1:48 pm

forse dovevo dire "erano abbandonati" perchè penso che al giorno d'oggi tramite assistenti sociali la storia è cambiata, ma veri dottori che sanno capire questi tipi di pazienti ve ne sono pochissimi, per fortuna sono riusciti a dividerli (o quasi) dalle diverse malattie.
Artu ...tu parli di lucro ti assicuro che i malati psichiatrici nessuno li vuole r al momento dei ricorvero non sanno a che santo rivolgersi, questo perchè la legge non è stata completata al 100%

Da **artu06** Mar Feb 09, 2010 2:47 pm

Clary parlavo dei malati in generale, e vengono curati secondo i costi e chi ci lucra. Forse per i psichiatrici nessuno li vorrebbe, ma qualcuno non preoccuparti che ci si arrangia lo stesso. Tanto a tribulare poi ci sono quattro infermiere filippine o dell'est, ma l'istituto rende lo stesso. Clary non sto inventando, ti prendo per mano e ti ci porto se vuoi. Il proprietario un medicuccio da 4 soldi, con tanto di BMW ville ecc. ed infermieri e personale che avanzano mesi di stipendio(da fame), in una realtà dove l'alternativa è la disoccupazione.

Da **clarisweb** Mar Feb 09, 2010 7:56 pm

Artù ci credo a quello che dici, dal 2000 al 2006 ho girato, ho visto, adesso non incatenano, ma hanno una legge. che in alcuni casi disperati li possono legare con una cinghia lunga 5 metri-
Nel film ho visto una scena che spesse volte, vedevo, dove abitavo prima; in una villetta erano assistiti una ventina di malati psichiatrici, alcuni uscivano da soli, altri venivano e vengono accompagnati in gruppo.
La psichiatria è molto vasta, la legge della chiusura è stata fatta per i veri malati mentali quelli che abbandonati potevano ricuperare, ma si sono dimenticati di quelli che lo diventano ed è troppo tardi per ricuperare ed è proprio in questi che ci speculano sopra

Da **gigi** Ven Feb 12, 2010 2:33 pm

Arrivo molto in ritardo ma pur volendo intervenire, non potevo,volendo inserire un fatto capitatomi molti anni fa di cui avevo alcuni foglietti conservati e nascosti chissa dove,ritrovatoli ve ne do un saggio

Era il Settembre del 1966 ed ero in servizio a Piacenza quando venni incaricato con altri, della traduzione di un soggetto dal manicomio criminale di Piacenza ad una nuova struttura psichiatrica a Bobbio Piacentino ,struttura all'avanguardia per i tempi(mancano 14 anni alla legge 180)ed arrivati alla struttura essendo io il più giovane del gruppo mi lasciarono nella sala di aspetto con questo pluriomicida in camicia di forza e pesantemente sedato ,seduto e legato su di una carrozzella a rotelle in attesa della visita del primario per l'accettazione e la presa in consegna
Dovendo sostenere a fine mese gli esami per la scuola sottufficiali mi ero portato alcuni fogli con appunti e stavo scorrendoli quando nel silenzio della stanza una voce che poteva essere solo la sua
""Me la scrivi una lettera a mia mamma"disse
"certo dissi"
Mi avevano detto che non andavano contraddetti

"Dolore dolore"
"Perche non scrivi"
ero rimasto con la penna in mano senza scrivere

Dolore dolore.il dolore è ovunque,dolore dolore
dolore e colore.Il colore è dolore il bianco il bianco fa male è il ghiaccio della lama,il rosso incandescente,il giallo dell'elettricità il grigio della pinza
Il dottore lui mi ha detto che i colori non vanno mescolati senno fanno un pasticcio e poi ti danno la pallina(???)

puasa di due o tre minuti

adesso basta il dolore non esce e i colori si confondono .Non chiedermi cosa verrà dopo.Respira...vivi..e basta.Il silenzio troppo silenzio l'odore,qui è diverso
é buono il mangiare.Speriamo non ci siano topi qui.Odio i topi

E di colpo si riaddormentò

Questa storia continuò per più di un ora tra risvegli e pause di sonno e ogni volta che si risvegliava speravo avesse dimenticato la lettera ma non se ne dimenticò mai ,sin quando non vennero a prenderselo e mi fece riempire quattro pagine del mio tacquino
La lettera alla madre non la ho mai consegna

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