E' morto il picconatore della politica italiana.
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Rosa Del Deserto
clarisweb
romano
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Arcobaleno :: GENERALE :: DISCUSSIONI
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E' morto il picconatore della politica italiana.
E' morto Francesco Cossiga
A 82 anni si è spento il picconatore .
ROMA - E' morto Francesco Cossiga. Aveva compiuto 82 anni il 26 luglio. Il presidente emerito della Repubblica era ricoverato da lunedi' della scorsa settimana al policlinico Gemelli. Una crisi cardiocircolatoria sarebbe una delle cause del decesso del senatore a vita avvenuto alle 13.18. Una prima crisi, dovuta anche una forte abbassamento della pressione arteriosa, aveva portato Cossiga al ricovero 9 giorni fa.
Francesco Cossiga è stato uno degli uomini politici italiani più longevi, controversi e prestigiosi. Nato il 26 luglio 1928 a Sassari, 'enfant prodige' della Democrazia Cristiana del dopoguerra, ha ricoperto tutti gli incarichi di governo possibili, da ministro dell'Interno a presidente del Consiglio. E' stato presidente del Senato ed il più giovane e votato presidente della Repubblica.
I 'RECORD' - In una giovinezza 'sprint' consegue la maturità a sedici anni, e quattro anni dopo la laurea in Giurisprudenza. A diciassette anni è già iscritto alla Dc. A 28 è segretario provinciale. Due anni dopo, nel 1958, entra a Montecitorio. E' stato anche il più giovane sottosegretario alla Difesa nel terzo governo guidato da Aldo Moro, il più giovane ministro dell'Interno (fino ad allora) nel 1976 a 48 anni, il più giovane presidente del Consiglio (almeno per quei tempi) nel 1979 a 51; il più giovane presidente del Senato nel 1983 a 55 anni, quindi presidente della Repubblica dal 1985 al 1992.
'KOSSIGA' E GLI ANNI DI PIOMBO - Negli anni '70 e' identificato dall'estrema sinistra come il nemico numero uno: il nome "Kossiga", viene scritto sui muri con la 'K' e le due esse runiche delle Ss naziste.
IL SEQUESTRO MORO - Il sequestro di Aldo Moro (16 marzo-9 maggio 1978) è il momento più difficile della sua carriera. Il fallimento delle indagini e l'uccisione dello statista democristiano lo costringono alle dimissioni. Sui 55 giorni del sequestro, le polemiche e le accuse a Cossiga sembrano non finire mai. C'é chi lo critica per l'inefficienza nella gestione della vicenda, qualcun altro addirittura di aver predisposto un "Piano di emergenza" che non mirava affatto alla liberazione dell' ostaggio. La accuse sono pesantissime, per anni se ne difenderà in modo fermo e tenace. In gran parte dell'opinione pubblica è radicata la convinzione che sia tra i depositari di molti misteri italiani degli anni del terrorismo. In un'intervista dichiarò: "Se ho i capelli bianchi e le macchie sulla pelle è per questo. Perché mentre lasciavamo uccidere Moro, me ne rendevo conto".
L'AMICO DONAT-CATTIN - Presidente del Consiglio nel 1979, è accusato di favoreggiamento nei confronti del terrorista di "Prima Linea" Marco Donat-Cattin, figlio del noto politico Dc Carlo. Le accuse saranno dichiarate infondate dalla commissione inquirente.
A PALAZZO CHIGI - Il suo governo cade nel 1980, impallinato dai 'franchi tiratori' democristiani che bocciano il suo 'decretone' che avrebbe dovuto benedire l'accordo Nissan e Alfa Romeo. Per un voto Cossiga si deve dimettere e con lui salta anche l'intesa. Un giornale titola ironico: "Fiat voluntas tua", alludendo alla soddisfazione dell'industria automobilistica di Torino per il mancato sbarco in Italia dei giapponesi.
IL QUIRINALE - Per qualche anno rimane nell'ombra, lasciato ai margini dalla Dc del "preambolo" che chiude a qualsiasi ipotesi di accordo col Pci. Nel 1985 viene eletto Presidente della Repubblica con una maggioranza senza precedenti: 752 voti su 977 votanti. Dicono sì Dc, Psi, Pci, Pri, Pli, Psdi e Sinistra Indipendente. Per cinque anni ricopre il ruolo di "presidente notaio", discreto custode della Costituzione.
IL 'PICCONATORE' - Nel 1990 cambia stile. Diventa il "picconatore", attacca il Csm, la Corte Costituzionale e il sistema dei partiti. Lo fa, dice, per "togliersi qualche sassolino dalle scarpe". Sollecita una grande riforma dello Stato e se la prende con diversi esponenti politici. C'é chi arriva a dargli del matto: lui risponde di "farlo, non di esserlo". ANDREOTTI E GLADIO - Nel 1990, quando Giulio Andreotti rivela l'esistenza di "Gladio", struttura parallela di difesa contro in pericoli provenienti dal comunismo che lo vede in qualche modo coinvolto, reagisce attaccando, se la prende con il suo partito dal quale si sente "scaricato". Il Pds chiede la procedura di impeachment.
LE DIMISSIONI - Attende le elezioni del 1992 e poi si dimette con un discorso televisivo di 45 minuti. Esce di scena volontariamente: tutto il sistema che critica e accusa da due anni crollerà pochi mesi dopo sotto i colpi del pool di magistrati di 'mani pulite' che segue le inchieste su 'tangentopoli'.
L'UDR E IL GOVERNO D'ALEMA - Ricompare a sorpresa nell'autunno del 1998, al momento della crisi del governo Prodi. Fonda l'Udr (Unione Democratica per la Repubblica) e dà un sostegno decisivo alla nascita del governo di Massimo D'Alema. L'idillio dura poco. Dopo meno di un anno Cossiga lascia l'Udr e torna a fare il battitore libero.
L'APPOGGIO A BERLUSCONI - Alle elezioni politiche del 2001 dà l'appoggio a Silvio Berlusconi, tuttavia in seguito, in Senato, non voterà la fiducia. Da allora non ha mai mancato di intervenire nei momenti cruciali dell'attività parlamentare e del governo dispensando critiche, ma anche 'consigli', ai presidenti del Consiglio e ai capi di Stato che si sono succeduti in questi anni. Fino a pochi mesi fa, quando a cominciato a far sentire sempre di meno la sua voce: forse per una leggera depressione, sostenevano i soliti ben informati, o forse per l'acuirsi di alcuni problemi fisici che lo avevano tormentato negli ultimi anni. Fino all'epilogo di oggi.
A 82 anni si è spento il picconatore .
Addio a Cossiga, amerikano e picconatore
Da Ustica a Bologna, Cossiga e le sue verita' 'doppie'
ROMA - E' morto Francesco Cossiga. Aveva compiuto 82 anni il 26 luglio. Il presidente emerito della Repubblica era ricoverato da lunedi' della scorsa settimana al policlinico Gemelli. Una crisi cardiocircolatoria sarebbe una delle cause del decesso del senatore a vita avvenuto alle 13.18. Una prima crisi, dovuta anche una forte abbassamento della pressione arteriosa, aveva portato Cossiga al ricovero 9 giorni fa.
Francesco Cossiga è stato uno degli uomini politici italiani più longevi, controversi e prestigiosi. Nato il 26 luglio 1928 a Sassari, 'enfant prodige' della Democrazia Cristiana del dopoguerra, ha ricoperto tutti gli incarichi di governo possibili, da ministro dell'Interno a presidente del Consiglio. E' stato presidente del Senato ed il più giovane e votato presidente della Repubblica.
I 'RECORD' - In una giovinezza 'sprint' consegue la maturità a sedici anni, e quattro anni dopo la laurea in Giurisprudenza. A diciassette anni è già iscritto alla Dc. A 28 è segretario provinciale. Due anni dopo, nel 1958, entra a Montecitorio. E' stato anche il più giovane sottosegretario alla Difesa nel terzo governo guidato da Aldo Moro, il più giovane ministro dell'Interno (fino ad allora) nel 1976 a 48 anni, il più giovane presidente del Consiglio (almeno per quei tempi) nel 1979 a 51; il più giovane presidente del Senato nel 1983 a 55 anni, quindi presidente della Repubblica dal 1985 al 1992.
'KOSSIGA' E GLI ANNI DI PIOMBO - Negli anni '70 e' identificato dall'estrema sinistra come il nemico numero uno: il nome "Kossiga", viene scritto sui muri con la 'K' e le due esse runiche delle Ss naziste.
IL SEQUESTRO MORO - Il sequestro di Aldo Moro (16 marzo-9 maggio 1978) è il momento più difficile della sua carriera. Il fallimento delle indagini e l'uccisione dello statista democristiano lo costringono alle dimissioni. Sui 55 giorni del sequestro, le polemiche e le accuse a Cossiga sembrano non finire mai. C'é chi lo critica per l'inefficienza nella gestione della vicenda, qualcun altro addirittura di aver predisposto un "Piano di emergenza" che non mirava affatto alla liberazione dell' ostaggio. La accuse sono pesantissime, per anni se ne difenderà in modo fermo e tenace. In gran parte dell'opinione pubblica è radicata la convinzione che sia tra i depositari di molti misteri italiani degli anni del terrorismo. In un'intervista dichiarò: "Se ho i capelli bianchi e le macchie sulla pelle è per questo. Perché mentre lasciavamo uccidere Moro, me ne rendevo conto".
L'AMICO DONAT-CATTIN - Presidente del Consiglio nel 1979, è accusato di favoreggiamento nei confronti del terrorista di "Prima Linea" Marco Donat-Cattin, figlio del noto politico Dc Carlo. Le accuse saranno dichiarate infondate dalla commissione inquirente.
A PALAZZO CHIGI - Il suo governo cade nel 1980, impallinato dai 'franchi tiratori' democristiani che bocciano il suo 'decretone' che avrebbe dovuto benedire l'accordo Nissan e Alfa Romeo. Per un voto Cossiga si deve dimettere e con lui salta anche l'intesa. Un giornale titola ironico: "Fiat voluntas tua", alludendo alla soddisfazione dell'industria automobilistica di Torino per il mancato sbarco in Italia dei giapponesi.
IL QUIRINALE - Per qualche anno rimane nell'ombra, lasciato ai margini dalla Dc del "preambolo" che chiude a qualsiasi ipotesi di accordo col Pci. Nel 1985 viene eletto Presidente della Repubblica con una maggioranza senza precedenti: 752 voti su 977 votanti. Dicono sì Dc, Psi, Pci, Pri, Pli, Psdi e Sinistra Indipendente. Per cinque anni ricopre il ruolo di "presidente notaio", discreto custode della Costituzione.
IL 'PICCONATORE' - Nel 1990 cambia stile. Diventa il "picconatore", attacca il Csm, la Corte Costituzionale e il sistema dei partiti. Lo fa, dice, per "togliersi qualche sassolino dalle scarpe". Sollecita una grande riforma dello Stato e se la prende con diversi esponenti politici. C'é chi arriva a dargli del matto: lui risponde di "farlo, non di esserlo". ANDREOTTI E GLADIO - Nel 1990, quando Giulio Andreotti rivela l'esistenza di "Gladio", struttura parallela di difesa contro in pericoli provenienti dal comunismo che lo vede in qualche modo coinvolto, reagisce attaccando, se la prende con il suo partito dal quale si sente "scaricato". Il Pds chiede la procedura di impeachment.
LE DIMISSIONI - Attende le elezioni del 1992 e poi si dimette con un discorso televisivo di 45 minuti. Esce di scena volontariamente: tutto il sistema che critica e accusa da due anni crollerà pochi mesi dopo sotto i colpi del pool di magistrati di 'mani pulite' che segue le inchieste su 'tangentopoli'.
L'UDR E IL GOVERNO D'ALEMA - Ricompare a sorpresa nell'autunno del 1998, al momento della crisi del governo Prodi. Fonda l'Udr (Unione Democratica per la Repubblica) e dà un sostegno decisivo alla nascita del governo di Massimo D'Alema. L'idillio dura poco. Dopo meno di un anno Cossiga lascia l'Udr e torna a fare il battitore libero.
L'APPOGGIO A BERLUSCONI - Alle elezioni politiche del 2001 dà l'appoggio a Silvio Berlusconi, tuttavia in seguito, in Senato, non voterà la fiducia. Da allora non ha mai mancato di intervenire nei momenti cruciali dell'attività parlamentare e del governo dispensando critiche, ma anche 'consigli', ai presidenti del Consiglio e ai capi di Stato che si sono succeduti in questi anni. Fino a pochi mesi fa, quando a cominciato a far sentire sempre di meno la sua voce: forse per una leggera depressione, sostenevano i soliti ben informati, o forse per l'acuirsi di alcuni problemi fisici che lo avevano tormentato negli ultimi anni. Fino all'epilogo di oggi.
romano- Monsieur
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Numero di messaggi : 5829
Età : 89
Forum : [table border=\"2\"; bordercolor=green][tr][td]Arcobaleno[/td][/tr][/table]
Data d'iscrizione : 26.10.09
Re: E' morto il picconatore della politica italiana.
Come al solito le notizie importanti si metto in un cassetto,meglio parlare di modem di claris e dei temporali che ormai sono una norma; io che da claris sono poco distante ho subito danni ben magiori
dai temporali ma con questo non mi sono permesso di fare un nuovo topic su una notizia che per la nostra storia ha una rilevanza non indifferente.
Poi chiedetevi il perchè sto entrando poco nel forum........
dai temporali ma con questo non mi sono permesso di fare un nuovo topic su una notizia che per la nostra storia ha una rilevanza non indifferente.
Poi chiedetevi il perchè sto entrando poco nel forum........
romano- Monsieur
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Numero di messaggi : 5829
Età : 89
Forum : [table border=\"2\"; bordercolor=green][tr][td]Arcobaleno[/td][/tr][/table]
Data d'iscrizione : 26.10.09
Re: E' morto il picconatore della politica italiana.
ho seguito fin poco fa notizie, quello che mi ha colpito alcune notizie che dicevano che è andato via portandosi dietro alcuni segreti su fatti importanti della storia e poi perckè ha rifiutato i funerali di stato?
clarisweb- ADMIN
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Numero di messaggi : 5838
Forum : [table border=\\\"2\\\"; bordercolor=green][tr][td]Arcobaleno[/td][/tr][/table]
Data d'iscrizione : 07.10.09
Re: E' morto il picconatore della politica italiana.
è stato il mio presidente preferito (a parte Pertini) ... anni bui difficili quelli in cui ha governato
Rosa Del Deserto- Moderator
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Numero di messaggi : 2801
Forum : [table border=\\"2\\"; bordercolor=green]
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[td]felce[/td]
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Data d'iscrizione : 21.11.07
Re: E' morto il picconatore della politica italiana.
Pertini, Cossiga, Papa Giovanni XXIII erano persone a portata del popolo.
Ieri ho seguito parecchio la tv e come al solito su i diversi canali appare una persona diversa, rai news ne ha parlato tutta la serata, dalla sua vitiligine apparsa per shock del rapimento di Moro a tuttia la sua vita politica. Anni difficili tu dici, ma pensi che oggi siano più facili? Oggi che non esistono più industrie in Italia, oggi che hanno cambiato un paese precocemente? Oggi che l'emigrazione ha ripreso?.
Stanno venendo troppe cose a galla, tutti i nascondigli che ieri e anche oggi i politici nascondo, il mondo lo guidano loro come vogliono nascondendo a noi tutti che paghiamo le loro malefatte.
Picconava, in questo momento parlano di politico che anticipava i tempi, quanto volte noi anticipiano le cose, ma siamo solo formiche costrette solamente a lavorare.
Le 4 lettere che ha lasciato mi sembra un altro mistero di fatima, tra l'altro lettere scritte nel 2007, in questo momento su rai 1 qualcuno dice che ha sempre svelato i segreti...ho dubbi--- funerali privati? ok ma era ed è stato un primo cittadino e nella vita bisogna accettare i pro e i contro, ma forse chissà che cosa sapeva e non parlava dei politici attuali
clarisweb- ADMIN
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Numero di messaggi : 5838
Forum : [table border=\\\"2\\\"; bordercolor=green][tr][td]Arcobaleno[/td][/tr][/table]
Data d'iscrizione : 07.10.09
Re: E' morto il picconatore della politica italiana.
Ecco che la bolscevica claris si presenta in tutte le sue vesti.......i funerali di stato incidono sulla già precaria situazione economica italiana; i funerali privati si pagano di tasca proppria...e queta sua volontà è un merito.
Poi parliamoci chiaro storia e personaggi politici si conoscono sui testi e non nelle trasmissioni televisive, scrivere per scrivere è come parlare per parlare. Cerchiamo di dare un po di coerenza.
Poi parliamoci chiaro storia e personaggi politici si conoscono sui testi e non nelle trasmissioni televisive, scrivere per scrivere è come parlare per parlare. Cerchiamo di dare un po di coerenza.
romano- Monsieur
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Numero di messaggi : 5829
Età : 89
Forum : [table border=\"2\"; bordercolor=green][tr][td]Arcobaleno[/td][/tr][/table]
Data d'iscrizione : 26.10.09
Re: E' morto il picconatore della politica italiana.
nei miei pensieri il costo del funerale non è entrato, vedi Romano se in questo momento uno dei nostri dirigenti del governo morisse ci sarebbero funerali di stato con riconoscenza a tutto il bene mentre il male sarebbe scordato, ammiro Cossiga che ha voluto quello privato, però mi chiedo il perchè ha rifiutato quello di stato, mi chiedo se questo rifuto è una ribellione verso quella politica che praticamente lui ha rifiutato come la rifiutiamo noi e da qui nasce il perchè è un uomo ben voluto dalla gente comune.
sto ascoltanto la tv ...behhhhhhh hanno cambiato la chiesa per il funerale ...ma allora le volontà a cosa servono? ....
tu dici che i personaggi si conoscono sui testi, ti consiglio di leggere un testo di storia della terza media se corrisponde alla realtà che abbiamo vissuto noi personalmente
Ps- stanno aspettando il testamento e qui si apre la lettera scritta nel 2007 quando governava prodi e non berlusconi
clarisweb- ADMIN
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Numero di messaggi : 5838
Forum : [table border=\\\"2\\\"; bordercolor=green][tr][td]Arcobaleno[/td][/tr][/table]
Data d'iscrizione : 07.10.09
Re: E' morto il picconatore della politica italiana.
Io penso che diventiamo tutti bravi dopo morti...
terry- Madame
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Numero di messaggi : 3559
Forum : [table border=\"2\"; bordercolor=green]
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[td]Stupido è chi stupido fa[/td]
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Data d'iscrizione : 22.10.07
Re: E' morto il picconatore della politica italiana.
La bolscevica claris,come la ha definita Romano,ora aspetta l'apertura del testamento e l'apertura della lettera del 2007--quando governava Prodi--
Chissa che rivelazioni
Io aspetto l'apertura di quella mandata al presidente del consiglio,che se non sbaglio per ora è ancora Berluskoni,
Poi quella al presidente della camera,che se non sbaglio è ancora Fini
Quella al presidente della repubblica è nota almeno in parte per quel che si legge sui giornali
Quella al presidente del senato manco si sa se è stata consegnata ,almeno cosi dicono i ben informati
LETTERA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Signor Presidente della Repubblica Italiana,
Le confermo i miei sentimenti di fedeltà alla Repubblica, di devozione alla Nazione, di amore alla Patria, di predilezione della Sardegna, mia nobile Terra di origine. Fu per me un grande onore servire immeritatamente e con tanta modestia, ma con animo religioso, con sincera passione civile e con dedizione assoluta, lo Stato italiano e la nostra Patria, nell’ufficio di Presidente della Repubblica. A Lei, quale Capo dello Stato e Rappresentante dell’Unità Nazionale, rivolgo il mio saluto deferente e formulo gli auguri più fervidi di una lunga missione al servizio dell’amato Popolo italiano.
Con viva, cordiale e deferente amicizia
LETTERA AL PRESIDENTE DELLA CAMERA
Signor Presidente
nel momento in cui nella fede cristiana lascio questa vita, il mio pensiero va alla Camera dei deputati, nella quale, per voto del popolo sardo, entrai nel 1958 e fui confermato fino al 1983, anno in cui fui eletto senatore. Fu per me un grandissimo e distinto privilegio far parte del Parlamento nazionale e servire in esso il Popolo, sovrano della nostra Repubblica.
Professo la mia fede nel Parlamento espressione rappresentativa della sovranità popolare, che è la volontà dei cittadini che nessun limite ha se non nella legge naturale, nei principi democratici, nella tutela delle minoranze religiose, nazionali, linguistiche e politiche. Professo la mia fede repubblicana e democratica, da liberaldemocratico, cristianodemocratico, autonomista-riformista per uno Stato costituzionale e di diritto. Ringrazio i parlamentari tutti per il concorso che in tutti questi anni hanno dato con l’adesione o con l’opposizione, con l’approvazione o con la critica alla mia opera di politica. A tutti i deputati e a Lei, Signor Presidente l’augurio di un impegnato lavoro al servizio della libertà, della pace, del progresso del popolo italiano.
Dio protegga l’Italia.
Con cordiale amicizia
LA LETTERA AL PRESIDENTE DEL SENATO
Onorevole Presidente del Senato della Repubblica,
nel momento in cui il giudizio sulla mia vita è misurato da Dio Onnipotente sulle verità in cui ho creduto e che ho testimoniato e sulla giustizia e carità che ho praticato, professo la mia Fede Religiosa nella Santa Chiesa Cattolica e confermo la mia fede civile nella Repubblica, comunità di liberi ed uguali e nella Nazione italiana che in essa ha realizzato la sua libertà e la sua unità.
Fu per me un onore grande servire la Repubblica a cui sempre sono stato fedele; e sempre tenni per fermo onorare la Nazione ed amare la Patria. Fu per me un privilegio altissimo: rappresentare il Popolo Sovrano nella Camera dei Deputati prima, del Senato della Repubblica quale Senatore elettivo, Senatore di diritto e vita e Presidente di esso; e privilegio altissimo fu altresì servire lo Stato nel Governo della Repubblica quale membro di esso e poi Presidente del Consiglio dei Ministri ed infine nell’ufficio di Presidente della Repubblica. Nel mio testamento, ho disposto che le mie esequie abbiano carattere del tutto privato con esclusione di ogni pubblica onoranza e senza la partecipazione di alcuna autorità.
Per quanto attiene le onoranze che i costumi e gli usi riservano di solito ai membri ed ex-Presidenti del Senato, agli ex-Presidenti del Consiglio dei Ministri ed agli ex-Presidenti della Repubblica, qualora Ella ed il Governo della Repubblica decidessero di darne luogo, è mia preghiera che ciò avvenga dopo le mie esequie, con le modalità, nei luoghi e nei tempi ritenuti opportuni.
Voglia porgere ai valorosi ed illustri Senatori il mio ultimo saluto ed il mio augurio più fervido di ben servire la Nazione e di ben governare la Repubblica al servizio del Popolo, unico sovrano del nostro Stato democratico.
Che Iddio protegga l’Italia!
OHOHOH come mai io le ho e ve le regalo
Come mai l'unica non resa pubblica è quella del presidente del consiglio che purtroppo è ancora Berluscono e non Prodi
Sta aspettando che Ghedini la controlli
Che dell'utri dia il suo benestare o che alfano prepari un lodo apposito per contestarla
Chiediti questo cara Claris e senza fare dietrologia di fantasia guarda le cose reali e la realtà è il governo Berlusconi e tutta la sua cricca e se Cossiga ha mandato quattro lettere ,da politico navigato,un motivo lo avrà avuto ,come del resto la data è emblematica il 2007 e il fatto che ci fosse Prodi al governo non significa proprio niente troppo furbo e intelligente per riferirsi semplicisticamente al governo in carica al tempo
P1 P2 Gladio "007P3 ops e cosa altro ancora???
Chissa che rivelazioni
Io aspetto l'apertura di quella mandata al presidente del consiglio,che se non sbaglio per ora è ancora Berluskoni,
Poi quella al presidente della camera,che se non sbaglio è ancora Fini
Quella al presidente della repubblica è nota almeno in parte per quel che si legge sui giornali
Quella al presidente del senato manco si sa se è stata consegnata ,almeno cosi dicono i ben informati
LETTERA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Signor Presidente della Repubblica Italiana,
Le confermo i miei sentimenti di fedeltà alla Repubblica, di devozione alla Nazione, di amore alla Patria, di predilezione della Sardegna, mia nobile Terra di origine. Fu per me un grande onore servire immeritatamente e con tanta modestia, ma con animo religioso, con sincera passione civile e con dedizione assoluta, lo Stato italiano e la nostra Patria, nell’ufficio di Presidente della Repubblica. A Lei, quale Capo dello Stato e Rappresentante dell’Unità Nazionale, rivolgo il mio saluto deferente e formulo gli auguri più fervidi di una lunga missione al servizio dell’amato Popolo italiano.
Con viva, cordiale e deferente amicizia
LETTERA AL PRESIDENTE DELLA CAMERA
Signor Presidente
nel momento in cui nella fede cristiana lascio questa vita, il mio pensiero va alla Camera dei deputati, nella quale, per voto del popolo sardo, entrai nel 1958 e fui confermato fino al 1983, anno in cui fui eletto senatore. Fu per me un grandissimo e distinto privilegio far parte del Parlamento nazionale e servire in esso il Popolo, sovrano della nostra Repubblica.
Professo la mia fede nel Parlamento espressione rappresentativa della sovranità popolare, che è la volontà dei cittadini che nessun limite ha se non nella legge naturale, nei principi democratici, nella tutela delle minoranze religiose, nazionali, linguistiche e politiche. Professo la mia fede repubblicana e democratica, da liberaldemocratico, cristianodemocratico, autonomista-riformista per uno Stato costituzionale e di diritto. Ringrazio i parlamentari tutti per il concorso che in tutti questi anni hanno dato con l’adesione o con l’opposizione, con l’approvazione o con la critica alla mia opera di politica. A tutti i deputati e a Lei, Signor Presidente l’augurio di un impegnato lavoro al servizio della libertà, della pace, del progresso del popolo italiano.
Dio protegga l’Italia.
Con cordiale amicizia
LA LETTERA AL PRESIDENTE DEL SENATO
Onorevole Presidente del Senato della Repubblica,
nel momento in cui il giudizio sulla mia vita è misurato da Dio Onnipotente sulle verità in cui ho creduto e che ho testimoniato e sulla giustizia e carità che ho praticato, professo la mia Fede Religiosa nella Santa Chiesa Cattolica e confermo la mia fede civile nella Repubblica, comunità di liberi ed uguali e nella Nazione italiana che in essa ha realizzato la sua libertà e la sua unità.
Fu per me un onore grande servire la Repubblica a cui sempre sono stato fedele; e sempre tenni per fermo onorare la Nazione ed amare la Patria. Fu per me un privilegio altissimo: rappresentare il Popolo Sovrano nella Camera dei Deputati prima, del Senato della Repubblica quale Senatore elettivo, Senatore di diritto e vita e Presidente di esso; e privilegio altissimo fu altresì servire lo Stato nel Governo della Repubblica quale membro di esso e poi Presidente del Consiglio dei Ministri ed infine nell’ufficio di Presidente della Repubblica. Nel mio testamento, ho disposto che le mie esequie abbiano carattere del tutto privato con esclusione di ogni pubblica onoranza e senza la partecipazione di alcuna autorità.
Per quanto attiene le onoranze che i costumi e gli usi riservano di solito ai membri ed ex-Presidenti del Senato, agli ex-Presidenti del Consiglio dei Ministri ed agli ex-Presidenti della Repubblica, qualora Ella ed il Governo della Repubblica decidessero di darne luogo, è mia preghiera che ciò avvenga dopo le mie esequie, con le modalità, nei luoghi e nei tempi ritenuti opportuni.
Voglia porgere ai valorosi ed illustri Senatori il mio ultimo saluto ed il mio augurio più fervido di ben servire la Nazione e di ben governare la Repubblica al servizio del Popolo, unico sovrano del nostro Stato democratico.
Che Iddio protegga l’Italia!
OHOHOH come mai io le ho e ve le regalo
Come mai l'unica non resa pubblica è quella del presidente del consiglio che purtroppo è ancora Berluscono e non Prodi
Sta aspettando che Ghedini la controlli
Che dell'utri dia il suo benestare o che alfano prepari un lodo apposito per contestarla
Chiediti questo cara Claris e senza fare dietrologia di fantasia guarda le cose reali e la realtà è il governo Berlusconi e tutta la sua cricca e se Cossiga ha mandato quattro lettere ,da politico navigato,un motivo lo avrà avuto ,come del resto la data è emblematica il 2007 e il fatto che ci fosse Prodi al governo non significa proprio niente troppo furbo e intelligente per riferirsi semplicisticamente al governo in carica al tempo
P1 P2 Gladio "007P3 ops e cosa altro ancora???
gigi- Monsieur
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Numero di messaggi : 1568
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[td]Arcobaleno[/td]
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Data d'iscrizione : 18.01.09
Re: E' morto il picconatore della politica italiana.
Un grazie a gigi per quanto ci ha esposto con precisione metrica e la solita sapienza che sinceramente ammiro.
A claris dico che non necessito dei suoi consigli...penso che 3 diplomi e una laurea breve mi siano sufficenti a tante conoscenze..( detto con pochissima modestia..ma quando ci vuole ci vuole) il fatto di non trovarci in accordo su detterminate cose è indice di pensieri e idee profondamente diverse,
Il mio "bolscevica" voleva essere una battutta che data la nostra conoscenza
non doveva e non è offensiva; se è stata interpretata male chiedo scusa e per
il futuro eviterò di portare argomenti che riguardano la politica, siamo su due
emisferi diversi.
A claris dico che non necessito dei suoi consigli...penso che 3 diplomi e una laurea breve mi siano sufficenti a tante conoscenze..( detto con pochissima modestia..ma quando ci vuole ci vuole) il fatto di non trovarci in accordo su detterminate cose è indice di pensieri e idee profondamente diverse,
Il mio "bolscevica" voleva essere una battutta che data la nostra conoscenza
non doveva e non è offensiva; se è stata interpretata male chiedo scusa e per
il futuro eviterò di portare argomenti che riguardano la politica, siamo su due
emisferi diversi.
romano- Monsieur
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Numero di messaggi : 5829
Età : 89
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Data d'iscrizione : 26.10.09
Re: E' morto il picconatore della politica italiana.
Scusate la nausea,ma purtroppo questo mi capita, nel vedere accostare un Pertini a un Cossiga. Nel caso dovesse esistere un'aldilà, sicuramente saranno felici di vederlo Moro e tanti altri. Io personalmente, penso che per l'Italia che mi sta a cuore, forse sarebbe stato meglio, se quest'uomo fosse nato morto, non è che come lui ne mancassero o ne mancheranno, ma meglio sempre uno in meno. Più di questo non mi sento di dire.
artu06- Moderator
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Numero di messaggi : 742
Età : 76
Forum : [table border="2"; bordercolor=green]
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[td]Arcobaleno[/td]
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Data d'iscrizione : 07.09.08
Re: E' morto il picconatore della politica italiana.
Romanoooooooooo mica sono offesa per i nomiglioli che mi date anzi sono orgogliosa, dimostrano coccole da tutti voi consigli per la storia? i ragazzi di oggi studiano anche Craxi "eroe" ma forse la storia è anche andata avanti .....idee diverse ben vengano, nella vita si impara sempre ...se fossimo tutti della stessa idea sarebbe una monotonia
clarisweb- ADMIN
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Numero di messaggi : 5838
Forum : [table border=\\\"2\\\"; bordercolor=green][tr][td]Arcobaleno[/td][/tr][/table]
Data d'iscrizione : 07.10.09
Re: E' morto il picconatore della politica italiana.
Gigiiiiiiiiii
Grazoe e penso di aver capito qualcosa, ha notato che parla in tutte di fedeltà allo stato?
e un altra frase che mi ha colpito è:
Popolo, unico sovrano del nostro Stato democratico.
Che Iddio protegga l’Italia!
Grazoe e penso di aver capito qualcosa, ha notato che parla in tutte di fedeltà allo stato?
e un altra frase che mi ha colpito è:
Popolo, unico sovrano del nostro Stato democratico.
Che Iddio protegga l’Italia!
clarisweb- ADMIN
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Numero di messaggi : 5838
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Data d'iscrizione : 07.10.09
Re: E' morto il picconatore della politica italiana.
artu06 ha scritto:Scusate la nausea,ma purtroppo questo mi capita, nel vedere accostare un Pertini a un Cossiga. Nel caso dovesse esistere un'aldilà, sicuramente saranno felici di vederlo Moro e tanti altri. Io personalmente, penso che per l'Italia che mi sta a cuore, forse sarebbe stato meglio, se quest'uomo fosse nato morto, non è che come lui ne mancassero o ne mancheranno, ma meglio sempre uno in meno. Più di questo non mi sento di dire.
li ho accostati per la dignità che hanno avuto, certo che non ci accosto un berlusca con le sue barbarelle o altri con i loro trans .....certo che alcuni che si sono andati a prendersi la pensione dovevano nascere morti e in capofila ci mettiamo la cicciolina che alla faccia del partito (mi scappa il nome) lei si godrà una bella fetta di pensione .....ww l'italia
clarisweb- ADMIN
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Numero di messaggi : 5838
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Data d'iscrizione : 07.10.09
Re: E' morto il picconatore della politica italiana.
CICCIOLINA = Pannella= Radicali.
romano- Monsieur
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Numero di messaggi : 5829
Età : 89
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Re: E' morto il picconatore della politica italiana.
Bravo Romano si proprio pannella e stavo cercando una sua foto di tanti anni fa quando vestito da prete con una grande croce davanti parlava di politica, mi è rimasto molto impresso, ma caso strano quelle foto sono tutte sparite chissà se Gigi le riesce a trovare
clarisweb- ADMIN
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Numero di messaggi : 5838
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Data d'iscrizione : 07.10.09
Re: E' morto il picconatore della politica italiana.
Sicuramente anzi lo spero vivamente che tutta questa storia termini con queste quattro lettere
Una nuova stagione politica sta arrivando e la morte di Cossiga scatenerà una nuova caccia ai suoi segreti e tanti ne ha nel suo sacco e molto importanti
Sento la paura serpeggiare tra quei granduomini che profumatamente paghiamo ,hanno una paura fottuta di quello che potrebbe aver lasciato scritto ormai non seguiva più nessuna corrente se non la sua,Francesco Cossiga è morto,Pace all'anima sua,ma il picconatore no e vivo più che mai e cio che avrà lasciato è una bomba a tempo se non riusciranno a disinnescarla
Quel Dio protegga l'italia non è un augurio ma una previsione
Non avete idea di quanto mi auguri che queste mie parole siano solo vento e che niente di quel che penso sia vero
Una nuova stagione politica sta arrivando e la morte di Cossiga scatenerà una nuova caccia ai suoi segreti e tanti ne ha nel suo sacco e molto importanti
Sento la paura serpeggiare tra quei granduomini che profumatamente paghiamo ,hanno una paura fottuta di quello che potrebbe aver lasciato scritto ormai non seguiva più nessuna corrente se non la sua,Francesco Cossiga è morto,Pace all'anima sua,ma il picconatore no e vivo più che mai e cio che avrà lasciato è una bomba a tempo se non riusciranno a disinnescarla
Quel Dio protegga l'italia non è un augurio ma una previsione
Non avete idea di quanto mi auguri che queste mie parole siano solo vento e che niente di quel che penso sia vero
gigi- Monsieur
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Numero di messaggi : 1568
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[td]Arcobaleno[/td]
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Data d'iscrizione : 18.01.09
Re: E' morto il picconatore della politica italiana.
prego nausei pure non è soloartu06 ha scritto:Scusate la nausea,ma purtroppo questo mi capita, nel vedere accostare un Pertini a un Cossiga. Nel caso dovesse esistere un'aldilà, sicuramente saranno felici di vederlo Moro e tanti altri. Io personalmente, penso che per l'Italia che mi sta a cuore, forse sarebbe stato meglio, se quest'uomo fosse nato morto, non è che come lui ne mancassero o ne mancheranno, ma meglio sempre uno in meno. Più di questo non mi sento di dire.
terry- Madame
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Numero di messaggi : 3559
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[td]Stupido è chi stupido fa[/td]
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Data d'iscrizione : 22.10.07
Re: E' morto il picconatore della politica italiana.
prego nausei pure non è solo
Le sono grato!
artu06- Moderator
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Numero di messaggi : 742
Età : 76
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Data d'iscrizione : 07.09.08
Re: E' morto il picconatore della politica italiana.
MAH E MORTO COSSIGA O KOSSIGA?
A ME PIACEVA, MA PECCATO PER LE COSE CHE NON HA VOLUTO DIRE (SE E VERO CHE LE SAPEVA)
COMUNQUE ORA E TARDI ADDIO EMERITO PRESIDENTE
A ME PIACEVA, MA PECCATO PER LE COSE CHE NON HA VOLUTO DIRE (SE E VERO CHE LE SAPEVA)
COMUNQUE ORA E TARDI ADDIO EMERITO PRESIDENTE
mister- Monsieur
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Numero di messaggi : 2225
Età : 60
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Data d'iscrizione : 22.11.09
Re: E' morto il picconatore della politica italiana.
Le cose le sapeva e se mai verranno fuori si scatenerà il finimondo nella politica....o pseudopolitica italiana...
La speranza che sia tutta na montatura per evitare eventi catastrofici.
Già ne dobbiamo sopportare tanti.
La speranza che sia tutta na montatura per evitare eventi catastrofici.
Già ne dobbiamo sopportare tanti.
romano- Monsieur
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Numero di messaggi : 5829
Età : 89
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Data d'iscrizione : 26.10.09
Re: E' morto il picconatore della politica italiana.
Scusatemi ma come ogni funerale cè il riso e la lacrima..... e qui vorrei dire na cosa voi dite( SI..sapeva molte cose e se vengono fuori sarà il finimondo!! io aggiungo SE lui nn parlava era un corrotto? o non amava la sua italia... che parla adesso con testamenti o altro a che serve?
parlo da chi non sa tante cose di politica [/b]aggiungo un altra cosa il nostro caro presidente PERTINI (amavo molto )ma era palese che era manovrato e non lho mai giudicato corrotto. un burrattino si burrattino non come offesa ma diretto da altri oddio usare certi termini con lui mi fa male vedo ancora la sua euforia per la vittoria dei mondiali dell italia diciamolo è stato usato bene.ma cossiga per farlo azzittire cosa hanno fatto ? questo mi domando!![/b]
parlo da chi non sa tante cose di politica [/b]aggiungo un altra cosa il nostro caro presidente PERTINI (amavo molto )ma era palese che era manovrato e non lho mai giudicato corrotto. un burrattino si burrattino non come offesa ma diretto da altri oddio usare certi termini con lui mi fa male vedo ancora la sua euforia per la vittoria dei mondiali dell italia diciamolo è stato usato bene.ma cossiga per farlo azzittire cosa hanno fatto ? questo mi domando!![/b]
terry- Madame
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Numero di messaggi : 3559
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[td]Stupido è chi stupido fa[/td]
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Data d'iscrizione : 22.10.07
Re: E' morto il picconatore della politica italiana.
esiste il segreto:
professionale, confessionale, politico
quello che non sapevo è che ad esempio in america dopo 25 anni tutti gli atti vengono resi pubblici (notizia sentita ieri sera), mentre in Italia gli atti dopo 25 anni possono essere letti solo dai parenti, naturalmente sotto richiesta.
conclusione: ho ragione a dire che non viviamo sotto la famosa libertè
professionale, confessionale, politico
quello che non sapevo è che ad esempio in america dopo 25 anni tutti gli atti vengono resi pubblici (notizia sentita ieri sera), mentre in Italia gli atti dopo 25 anni possono essere letti solo dai parenti, naturalmente sotto richiesta.
conclusione: ho ragione a dire che non viviamo sotto la famosa libertè
clarisweb- ADMIN
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Numero di messaggi : 5838
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Data d'iscrizione : 07.10.09
Re: E' morto il picconatore della politica italiana.
Terry spero che ti daranno una risposta più tecnica della mia di piccola ignorantella,
dunque in Italia comanda più la carica del berlusca che il presidente della repubblica, infatti vorrebbero modificare e dare più poteri al presidente dello stato come in america dove ha il potere assoluto, ma nella mia ignoranza (e anche in quella di altri) se in italia arriva un fatto del genere con tutti i partiti che vogliono comandare si potrebbe andare a finire con un colpo di stato e sotto una dittatura.
i compiti del presidente li trovi qui e possiamo trovare quel pezzo di storia con tutti i nomi dei vari presidenti che noi abbiamo veramente vissuto
http://it.wikipedia.org/wiki/Presidente_della_Repubblica_Italiana
clarisweb- ADMIN
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Numero di messaggi : 5838
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romano- Monsieur
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